A cosa serve la SDO?
L’acronimo “SDO” sta per Scheda di Dimissione Ospedaliera. La SDO viene istituita dal D.M. 28/12/1991 come strumento ordinario per la raccolta delle informazioni relative ad ogni paziente dimesso da tutti gli istituiti di ricovero pubblici e privati, in tutto il territorio nazionale.
Che cosa è il Drg?
Con DRG (acronimo di Diagnosis Related Groups, ovvero Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) si indica il sistema di retribuzione degli ospedali per l’ attività di cura, introdotto in Italia nel 1995. Gli interventi vengono retribuiti non più «a piè di lista», cioè in base alle giornate di degenza, ma «a prestazione».
Cosa significa SDO in sanità?
Il flusso informativo delle Schede di Dimissione Ospedaliera (flusso SDO) è lo strumento di raccolta delle informazioni relative a tutti gli episodi di ricovero erogati nelle strutture ospedaliere pubbliche e private presenti in tutto il territorio nazionale.
Chi firma SDO?
La SDO costituisce parte integrante della cartella clinica, di cui assume le medesime valenze di carattere medico-legale. La responsabilità della corretta compilazione compete al medico responsabile della dimissione; la SDO reca la firma dello stesso medico responsabile della dimissione.
Che cosa è la dimissione protetta?
Le dimissioni ospedaliere protette rappresentano il passaggio programmato e concordato di un paziente dal ricovero in ospedale ad un altro setting assistenziale. Si applica in accordo con il paziente e prevede un coordinamento tra il medico curante e i servizi sanitari del territorio di appartenenza.
Chi paga gli ospedali?
Durante il periodo di degenza tutti i costi sono a carico della struttura, il paziente non deve pagare nulla, ma perde il diritto all’assegno di accompagnamento in caso di invalidità e all’assegnazione del medico di famiglia.
Quanti sono i DRG in Italia?
Essi sono contraddistinti da un numero a tre cifre ricompreso da 001 a 579 per un totale di 538 ROD nella attuale versione in uso in Italia dal 01.01.2009 (versione 24.0).